Minaccia di morte e perseguita l'ex compagna, 43enne ai domiciliari

L'uomo aveva minacciato di spararle con la pistola al culmine dell'ennesima scenata di gelosia.

Minaccia di morte e perseguita l'ex compagna, 43enne ai domiciliari
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Ancora un grave episodio di violenza di genere. Minaccia di morte e perseguita l’ex compagna. Arrestato dai carabinieri e ristretto ai domiciliari un operaio incensurato 43enne.

Ancora violenza sulle donne

I carabinieri della Compagnia di Treviglio, questa mattina, hanno eseguito un’altra ordinanza di custodia cautelare nei confronti di un altro uomo accusato di gravi fatti di violenza e persecuzione. Sembra davvero inarrestabile la scia di arresti e interventi da parte dei militari dell’Arma dei carabinieri nella Pianura Bergamasca di questi ultimi mesi. Con cadenza quasi giornaliera difatti si susseguono gli arresti, le denunce a piede libero e gli interventi per riportare la calma situazioni di violenza fisica e psicologica scaturiti nella maggior parte dei casi da divorzi o separazioni. E’ quasi sempre l’ex marito, l’ex compagno o l’ex fidanzato il protagonista di fatti e situazioni di aggressività e persecuzione commessi ai danni di donne giovani e non.

L'ultimo episodio, proprio ieri a Romano, con un 40enne rumeno finito in carcere dopo aver violato il divieto di avvicinamento alla moglie.

Minacce di morte all'ex compagna

Stamattina, in particolare, è stato arrestato e ristretto in regime di arresti domiciliari un operaio 43enne incensurato responsabile, almeno dal 2017, di una pluralità di condotte offensive nei confronti dell’ex compagna, una 37enne, con un’occupazione, vittima della morbosa gelosia dell’uomo. Si parla di percosse anche brutali, di insulti di vario genere, di pedinamenti e di ossessioni, anche tramite social, che hanno visto per troppo tempo la 37enne “ostaggio” delle irrazionali azioni aggressive da parte del 43enne.

L’uomo era arrivato addirittura a minacciarla di morte e di spararle con una pistola. Le minacce ultimamente si spingevano anche contro i familiari della donna, una situazione insomma diventata potenzialmente “esplosiva”. Fondamentale il supporto offerto dal Centro Antiviolenza territoriale che ha difatti accompagnato la donna a denunciare il tutto ai carabinieri della Caserma di Treviglio e così a far scattare immediatamente le idonee misure di prevenzione. Perquisito l’uomo è stato trovato in possesso di una carabina di libera vendita e di alcuni grammi di droga per uso personale. Informata tempestivamente l’Autorità giudiziaria di Bergamo, è stata così emessa nel giro di sole 48 ore un’ordinanza cautelare applicativa degli arresti domiciliari.

Nei prossimi giorni l’operaio 43enne sarà interrogato dal GIP del Tribunale di Bergamo.

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