Ndrangheta bergamasca: altri tre arresti VIDEO

Sequestrate due Porsche Cayenne, quattro orologi, gioielli, quadri, denaro e diversi titoli di credito

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Ndrangheta bergamasca:  arrestati tre pregiudicati. Sono  due nipoti di un noto imprenditore di Romano in carcere per rapina ed estorsione, che facevano "recupero crediti" in stile mafioso per conto di un imprenditore di  Ponteranica, il terzo arrestato. Sequestro di persona, lesioni, minacce ed estorsione le accuse verso i due fratelli di Briatico (CZ) e verso l'impresario bergamasco, 56 anni, attivo nel campo della vendita e noleggio di autoveicoli, considerato il mandante di una vera e propria spedizione punitiva nei confronti di un creditore.

L'operazione e la ndrangheta bergamasca

I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bergamo hanno eseguito un’ordinanza che dispone la custodia cautelare in carcere nei confronti di tre soggetti pluri pregiudicati. Si tratta di due fratelli residenti a Briatico (CZ) con diverse denunce e precedenti anche per 416 bis (associazione di tipo mafioso) e un imprenditore bergamasco, di Ponteranica (BG), gravato da condanna per reati tributari.

Pay to live: paga per vivere

Il provvedimento di arresto, firmato dal Gip di Bergamo Federica Gaudino, su richiesta del Sostituto Procuratore  Emanuele Marchisio, è l’epilogo dell'indagine “Pay to live” condotta dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Bergamo, per far luce sui legami tra il 56enne bergamasco  e i due fratelli, vicini ad ambienti ‘ndranghetisti, della cui opera l’imprenditore si è avvalso per recuperare propri crediti.

Pestaggio in centro a Bergamo

I fatti risalgono alla mattina di domenica 6 ottobre 2019, quando nel pieno centro di Bergamo i due fratelli calabresi hanno aggredito, picchiato, rapinato di un telefonino, minacciato e poi rapito, un pregiudicato bergamasco in affari con un 63enne residente a Dalmine (BG), anch’egli gravato da diversi reati tributari e riciclaggio, che aveva contratto un debito nei confronti del mandante dei due aggressori.

Botte per un debito da 12mila euro

Sempre sotto la minaccia di un coltello e delle continue percosse, i malviventi si sono fatti accompagnare dalla vittima presso l’abitazione del debitore per incassare il credito, pari ad oltre 12 mila euro. L’uomo, nel tentativo di sfuggire ai suoi aggressori, li ha condotti con un espediente in una sala scommesse nel quartiere Colognola a Bergamo, dove sapeva essere attivo un sistema di videoriprese. Il continuo pestaggio ha generato la reazione dei presenti all’interno del locale pubblico e solo la richiesta dell’intervento delle Forze dell’ordine da parte degli astanti ha indotto gli assalitori alla fuga.

Le indagini della Finanza

L’episodio, denunciato dall’aggredito presso il Comando della Guardia di Finanza di Bergamo, ha fatto  immediatamente scattare le indagini da parte dei Finanzieri che già in passato avevano investigato nei confronti di alcuni soggetti coinvolti nella vicenda, nell’ambito di una precedente indagine (Crazy Water). Ed è stato con rapidità che i militari attraverso intercettazioni telefoniche ed ambientali, servizi di osservazione, acquisizione di testimonianze hanno potuto ricostruire la dinamica degli avvenimenti, giungendo in breve tempo all’identificazione degli aggressori e del mandante dell’estorsione e del pestaggio.

Violenza filmata

La violenza ed i modi cruenti utilizzati dal gruppo criminale per convincere la vittima a sottostare alle pressanti richieste sono stati documentati dai filmati acquisiti durante le indagini che testimoniano i pestaggi cui è stato sottoposto il malcapitato. A seguito dei riscontri investigativi, l’Autorità Giudiziaria ha richiesto al GIP la cattura dei tre responsabili, che il Giudice descrive nella sua ordinanza come soggetti pregiudicati, collegati con ambienti criminali particolarmente pericolosi e che ora devono rispondere dell’accusa di estorsione, rapina, sequestro di persona, lesione e minacce.  I due due fratelli calabresi sono nipoti di un noto pluripregiudicato anch’egli di origini calabresi, da tempo domiciliato in Romano di Lombardia (BG) e attualmente in carcere per scontare una condanna per estorsione e rapina aggravata. Sono stati arrestati a Briatico (CZ).

Imprenditore arrestato a casa

L’imprenditore bergamasco, ritenuto il mandante, è stato invece tratto in arresto presso la sua abitazione in Ponteranica (BG). Nel corso delle operazioni sono state sequestrate due Porsche Cayenne, quattro orologi di marca, gioielli, quadri, denaro contante e diversi titoli di credito.

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