Nel carcere dell'ex imam di Zingonia si preparavano attentati, la Lega: "via dalla bergamasca"

Dopo un primo periodo a Verdellino Zulkifal ha l'obbligo di dimora a Pognano. Ma secondo il Carroccio è ancora troppo vicino ai suoi fedeli.

Nel carcere dell'ex imam di Zingonia si preparavano attentati, la Lega: "via dalla bergamasca"
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Dal carcere di Sassari si preparavano attentati in Italia. Lo stesso carcere dove era detenuto l’ex Imam di Zingonia. La notizia è apparsa ieri su alcuni quotidiani nazionali che riportano il caso di un marocchino, condannato a 5 anni per associazione internazionale con finalità di terrorismo, che proprio in carcere cercò di comprare kalashnikov ed esplosivo per colpire in Italia.

Soldato Isis detenuto a Sassari cercò di comprare kalashnikov

La vicenda è stata diffusa ieri dai principali media nazionali. Nabir Benamir, soldato dello stato islamico, non si era certo fatto piegare dalla detenzione. Anzi. Si era rivolto a un detenuto appartenente alla Sacra Corona Unita per comprare armi, in particolare alcuni Kalashnikov e dell'esplosivo. Benamir era stato arrestato nel 2017 ed è considerato uno dei più pericolosi membri dell'Isis. Faceva anche partedi una chat whatsapp denominata  "Lupi solitari" nelle quali scambiava con altre 7 persone istruzioni per fabbricare bombe. E anche in cella non aveva abbandonato le sue intenzioni: "Quando esco di qui, appena vedo un italiano in qualsiasi Paese, gli faccio indossare l’arancione - aveva dichiarato, intercettato, nel marzo dell'anno scorso - Gli italiani sono come cani, li prendi e li sgozzi".

La Lega: "L'ex Imam di Zingonia via dalla Bergamasca"

“Alla luce della condanna del marocchino Nabil Benamir, soldato dello Stato Islamico, e della sua attività in carcere (- denunciano i parlamentari bergamaschi della Lega Simona Pergreffi, Daniele Belotti, Cristian Invernizzi, Rebecca Frassini, Daisy Pirovano, Tony Iwobi, Alberto Ribolla - e del fatto che nello stesso penitenziario era detenuto anche l’Imam di Zingonia, torniamo a chiedere all’autorità giudiziaria che venga revocato l’obbligo di dimora nel comune di Pognano, da dove si è trasferito dopo un primo periodo a Verdellino, restando comunque in contatto, vista la vicinanza, con i suoi fedeli. Del resto è noto come nel carcere sardo, dove sono detenuti diversi pericolosi jahadisti, vi siano state varie rivolte guidate dagli integralisti islamici".

"A due passi dai suoi fedeli, è pericoloso"

Hafiz Muhammad Zulkifal era stato rinchiuso nel carcere di Bancali (Sassari), dove oltre a una sezione di carcere duro per i boss ce n’è una per i presunti terroristi, con l’accusa di aver indottrinato e rastrellato denaro per finanziare attentati. Arrestato all’alba del 24 aprile 2015, rimesso in libertà a metà dicembre dell’anno scorso per decorrenza dei termini e ora a processo nel quale il pm ha chiesto una pena di 18 anni, è tornato, con obbligo di dimora, a vivere a Pognano, a due passi dalla "sua" moschea di Zingonia. “Vista la sua pericolosità e le pesantissime accuse a suo carico - continuano i parlamentari della Lega - aver riportato Zulkifal nella zona in cui ha predicato per anni l’integralismo e la Jihad è un provvedimento sconcertante e inopportuno. Non commentiamo la scelta dell’obbligo di dimora, ma di certo non si può riportarlo a contatto con tutti quelli che aveva indottrinato e con cui aveva avuto contatti per anni”.

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