Perseguita l'ex moglie e aggredisce i militari che la soccorrono

Perseguita l'ex moglie e aggredisce i militari che la soccorrono
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La sua relazione con la ex moglie era finita da tempo. Ma lui continuava a perseguitarla. Attenzioni morbose ed inquietanti sfociate, come spesso accade, in veri e propri atti di violenza. Stanotte è stato finalmente arrestato.

Perseguita l'ex moglie per 3 anni

Il matrimonio dell'uomo, un 45 enne, è finito nel 2015. Ma per 3 anni lui ha continuato a importunarla. E' arrivato persino a sfondarle la porta di casa e minacciarla di morte. Così stanotte è stato arrestato dai carabinieri. L'uomo, con alle spalle piccoli precedenti di polizia, è accusato di atti persecutori, lesioni personali aggravate e resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale. Dal 2015, anno della loro separazione, il 45enne aveva, quasi interrottamente, minacciato, ingiuriato e a volte anche aggredito fisicamente l’ex moglie, facendole vivere anni di vero e proprio terrore. Nell’ultimo periodo un centro antiviolenza del territorio stava fortunatamente seguendo da vicino la donna vittima di tale incubo, assistendola così in un percorso di recupero e di sostegno. La vittima si era quindi anche decisa a fare denuncia ai Carabinieri, facendo in questo modo partire le indagini del caso.

Percosse alla moglie e ai carabinieri

Stanotte l'ennesimo episodio di violenza. L'uomo si è presentato a casa della ex moglie che nel frattempo si è barricata in casa. Ha addirittura messo un divano dietro la porta per impedire all'ex marito di entrare. Ma l'operaio è riuscito lo stesso nel suo intento. Dopo aver fatto irruzione in casa della donna l'ha percossa, prendendosela anche con l'attuale convivente di lei. Sul posto è intervenuta una gazzella del 112 del Nucleo Radiomobile dei carabinieri di Treviglio che ha cercato di calmare l'uomo. Tentativo vano: l'operaio se l'è presa anche con loro, ferendone lievemente uno.

Arrestato

L'uomo è stato arrestato in flagranza per atti persecutori, lesioni personali aggravate, resistenza a Pubblico Ufficiale e lesioni personali aggravate contro Pubblico Ufficiale. La donna, il compagno e i carabinieri hanno riportato alcuni giorni di prognosi in conseguenza della violenta aggressione subita. Su disposizione del Pm il magistrato è stato tradotto in carcere a Bergamo, dove nei prossimi giorni sarà sottoposto ad interrogatorio di convalida davanti al GIP del Tribunale di Bergamo. Fortunatamente inconsapevole di quanto accaduto il figlio della vittima e dell'aggressore, di soli 9 anni.

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