Sulla Rambla durante l'attentato. Il misanese Tassi: "E' stato panico totale"

La testimonianza del 22enne che si trovava in compagnia di un'amica all'interno di un fast food sulla Rambla di Barcellona.

Sulla Rambla durante l'attentato. Il misanese Tassi: "E' stato panico totale"
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Ivan Tassi, 22enne di Misano, coordinatore provinciale giovani di Forza Italia, si era fermato in un fast food in compagnia di un'amica, a 200 metri dal luogo dell'attentato sulla Rambla di Barcellona. Il suo racconto.

"La gente scappava, ho capito che c'era stato un attentato"

Si trovava a 200 metri dal luogo dov'è avvenuto l'attentato, giovedì pomeriggio, sulla Rambla di Barcellona. E parla di scene di "panico totale" Ivan Tassi, 22enne di Misano, coordinatore provinciale giovani di Forza Italia. "Per fortuna, poco prima, avevo visto un Burger King, e ho insistito con la mia amica per fermarci a mangiare un panino. Eravamo all'interno del fast food e abbiamo visto la gente che scappava. In un primo momento non abbiamo compreso cosa fosse successo. Tramite il web, dopo 10 minuti, ho capito che c'era stato un attentato. A quel punto ci siamo subito diretti verso la zona del porto di Barcellona, per metterci al sicuro".

In gita organizzata a Barcellona da Lloret de Mar

Ivan Tassi con l'amica si trova in vacanza in Spagna, a Lloret de Mar. Giovedì avevano partecipato ad una gita organizzata, raggiungendo Barcellona in bus.  Avevano fatto visita alla Sagrada Família, poi una tappa al Parco Güell, il parco pubblico disegnato dall'architetto Antoni Gaudì. In serata, poi, avrebbero dovuto assistere allo spettacolo de La Font màgica de Montjuïcla più grande fontana di Barcellona celebre per i suoi giochi di luce e d’acqua. Spettacolo che è stato cancellato. Tassi è rimasto bloccato nel fast food, intanto che la zona dell'attentato veniva sgombrata per permettere l'arrivo dei mezzi di soccorso. "Quando siamo usciti dal Burger King mi sono reso conto che ci trovavamo a circa duecento metri più a sud dalla zona dell'attentato - ha raccontato - C'erano scene di panico totale, urla, pianti... Abbiamo solo pensato a metterci al sicuro, raggiungendo la zona del porto che ci sembrava la più tranquilla". Tornati così al bus turistico che li aveva accompagnati a Barcellona, la comitiva ha fatto rientro a Lloret de Mar. "Abbiamo fatto chilometri di coda per lasciare la città - ha concluso Tassi - perché venivano fermati tutti i veicoli in uscita da Barcellona. Oggi (venerdì, ndr) resteremo qui in albergo in attesa di rientrare domani sera in Italia".

La dinamica dell'attentato, rivendicato dall'Isis

Un furgone, proveniente da Plaza de Catalunya, è piombato sulla folla nella zona pedonale dalla Rambla ed ha proseguito la sua folle corsa omicida per circa 600 metri, seminando il panico tra i numerosi turisti che affollavano il lungo viale della città, capitale della Catalunya, prima di schiantarsi contro un chiosco edicola all'altezza del mercato della Boqueria. La zona è stata transennata e isolata, mentre i turisti si sono messi in salvo nei negozi e nei locali e lì sono rimasti bloccati, sino a quando il blitz delle forze dell'ordine si è concluso. La Polizia spagnola ha arrestato tre persone, ritenute collegate all'attentato, mentre sarebbe fuggito a piedi l'autista che si trovava alla guida del furgone. L'Isis ha rivendicato l'attentato di Barcellona attraverso la sua "agenzia" Amaq, definendo gli attentatori "soldati dello Stato islamico". Lo riferisce il Site, il sito di monitoraggio dell'estremismo islamico sul web, pubblicando una immagine della rivendicazione in arabo.

Tredici morti, uno è italiano, e ottanta feriti

Il tragico bilancio dell'attentato di Barcellona parla di tredici morti, tra cui un'italiano. Si tratta del 35enne Bruno Gulotta di Legnano, che si trovava lì in ferie con la compagna e i due figli. Un'ottantina i feriti, di cui quindici sarebbero in gravi condizioni. All'Ambasciata italiana in Spagna risulta che ci sono tre connazionali rimasti feriti nell'attentato sulla Rambla, due già dimessi dagli ospedali di Barcellona, il terzo avrebbe riportato fratture ma le sue condizioni non sarebbero gravi.

Sventato un attacco nella notte a Cambrils, uccisi 5 attentatori

Un nuovo attacco contro la folla, pensato con dinamiche simili a quelle di Barcellona, è stato sventato dalla Polizia spagnola, nella notte tra giovedì e venerdì. E' successo a Cambrils, cittadina sulla costa a sud-ovest della capitale della Catalunya. Intorno a mezzanotte un'Audi A3 ha imbucato a tutta velocità il lungomare della cittadina balneare, travolgendo diverse persone prima di essere intercettata da una pattuglia dei "mossos d'esquadra". Nel conflitto a fuoco sono rimasti uccisi i cinque presunti terroristi, mentre sei persone, cinque civili e un poliziotto, sono state ferite. Gli indizi raccolti fanno pensare che l'azione di Barcellona non sia stata opera di un "lupo solitario", ma da una vera e propria cellula terroristica composta da 9 a 12 persone: i 5 terroristi uccisi, i 3 arrestati e l'uomo in fuga. Ulteriori elementi che colleghino i due fatti, secondo gli inquirenti, potrebbero emergere una volta identificati i cinque attentatori uccisi.

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