Tentato furto in un negozio di elettronica, 2 arresti e 115 smartphone recuperati

Sono entrati nel negozio per rubare, ma all'uscita hanno trovato i carabinieri ad aspettarli

Tentato furto in un negozio di elettronica, 2 arresti e 115 smartphone recuperati
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Tentato furto in un negozio di elettronica questa notte a Treviglio. L'intervento dei carabinieri ha permesso di recuperare oltre 115 smartphone, arrestati i due ladri.

Tentato furto in un negozio di elettronica

La notte scorsa, i Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Treviglio e i colleghi della locale Stazione, hanno arrestato due cittadini rumeni, P.P. di 34 anni e P.M. di 24, entrambi in Italia senza fissa dimora e con precedenti di polizia, sorpresi dall’intervento dei militari mentre assieme ad altri tre stavano svaligiando il negozio di una nota catena di elettronica. Erano appena trascorse le 2:00, quando è arrivata la richiesta d’intervento alla centrale dei Carabinieri, che si sono subito precipitati sul posto segnalato da un residente della zona che aveva udito un fragore sospetto e affacciandosi alla finestra aveva visto i malviventi che con l’ausilio di un flessibile ed una leva in ferro
stavano forzando la saracinesca posteriore del negozio. I cinque hanno avuto il tempo di entrar dentro l’esercizio, arraffare ben 115 smartphone ed uscir fuori, prima di ritrovarsi lì due carabinieri pronti ad aspettarli.

Due arresti

In tre sono riusciti a dileguarsi attraverso il campo presente dietro all’edificio, mentre gli altri due sono stati subito acciuffati. Nel mentre è sopraggiunto un secondo equipaggio di militari che ripercorrendo la via di fuga dei ladri ha rinvenuto un borsone con all’interno i cellulari, il cui valore commerciale si aggira intorno alle 115 mila euro. È stata ritrovata e sequestrata anche l’auto che i ladri hanno utilizzato per il furto.
I 115 smartphone, recuperati, sono stati restituiti al titolare del negozio, mentre i due fermati sono finiti in manette, in attesa di essere condotti davanti al GIP di Bergamo per la convalida dell’arresto.

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Commenti
Emanuele Cornelli

A dire il vero l'allarme ha allertato la centrale operativa dell'istituto di vigilanza, la quale ha inviato le proprie pattuglie di guardie giurate e avvisato i carabinieri con i quali è stato eseguito l'intervento (un altra testata giornalistica riporta correttamente il fatto). Purtroppo mi è già capitato in altre notizie riportate in merito ad interventi simili nelle quali non vengono per niente citate le guardie giurate come il sottoscritto, a volte modificando o tralasciando alcuni avvenimenti facendo si che la chiamata e l'intervento sia stato eseguito solo dai carabinieri. Sarebbe opportuno, anche senza citare la società di vigilanza, dare il giusto risalto al lavoro e l'impegno che mettiamo sempre tutte le notti.

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