Treno deragliato Pioltello, lettera ai candidati

Le richieste del Comitato pendolari cremaschi con l'adesione di quelli della Lombardia

Treno deragliato Pioltello, lettera ai candidati
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Treno deragliato Pioltello, il Comitato pendolari cremaschi con l'adesione dei Comitati pendolari della Lombardia, scrive una lettera ai candidati governatori della regione.

Treno deragliato Pioltello, un mese dopo

"Oggi è il 25 febbraio. È passato un mese e manca una settimana. È passato un mese dall'incidente ferroviario di Pioltello e manca una settimana alle elezioni - è scritto nel comunicato dei pendolari - Nessuno di noi pendolari dimenticherà mai quella mattina, chiunque si ricorda ogni particolare di quella giornata: dov'era quando ha appreso la notizia di quello che sembrava un "innocuo" deragliamento (anche in relazione alle imbarazzanti note informative di Trenord), poi il susseguirsi delle diverse voci che parlavano di decine di feriti e di morti".

I pendolari chiedono giustizia

"Morti mentre si va al lavoro in treno, nella Lombardia del 2018 - continua il comunicato - Un senso di vuoto, insicurezza e frastuono seguito, a giorni di distanza, da una rabbia, tanta rabbia. Quel treno accartocciato e inclinato sul binari per tre lunghe settimane era li a chiedere a tutti, noi pendolari per primi, giustizia per le tre donne morte e per le molte persone che pur essendosi salvati sono ancora in ospedale o psicologicamente provate. Vogliamo giustizia: colpe e colpevoli. Chiunque e di chiunque essi siano".

Le richieste dei pendolari

"Ma non ci basta. A prescindere dalle colpe che indicherà la magistratura - continua il comunicato -Alla luce della nostra esperienza pluriennale e del report di ANSF (l’Agenzia Nazionale per la Sicurezza Ferroviaria) che è stato portato a nostra conoscenza grazie al reportage di Andrea Sparaciari per Business Insider  e che conferma i nostri peggiori sospetti sulla pessima gestione in termini di servizio e sicurezza di Trenord, siamo a chiedere al futuro governatore della nostra Regione, in nome dei 735mila cittadini lombardi che quotidianamente utilizzano il servizio ferroviario regionale, indagini precise su responsabilità e un'analisi approfondita delle criticità di Trenord e del contratto di servizio concesso da Regione Lombardia in particolare rispetto alla sicurezza del servizio stesso e, in conseguenza di queste, un rinnovamento radicale dell'azienda nel management, in segno di rispetto ai viaggiatori".

Nessun rispetto per i viaggiatori

"Rispetto che, nonostante le grandi parole sentite in questi anni, non è mai stato concesso ai viaggiatori lombardi, tacciati di essere “lamentosi” e di non rappresentare invece i dati di grande soddisfazione rispetto ai servizi presentati puntualmente da Regione Lombardia e da Trenord stessa".

La responsabilità di RFI

Altresì non possiamo dimenticare le responsabilità importanti e determinanti di RFI nella qualità e stabilità del servizio offerto ai passeggeri. Come gestore della rete insieme a FN, RFI deve fornire standard di sicurezza e prova del fatto che gli investimenti allocati siano correttamente utilizzati. Responsabilità che deve essere pretesa dal Governo nazionale e sistematicamente richiesta anche da Regione Lombardia, che non può essere semplicemente spettatrice ma fondamentale attore in gioco, perché rappresenta la nostra voce ai tavoli nazionali.  Solo così, sarà possibile creare il punto zero di un nuovo e vero servizio ferroviario all'altezza della Regione spesso definita locomotore d'Italia.

Comitati che approvano la lettera

Comitato Pendolari Bergamaschi

Comitato Pendolari Busto Nord

Comitato Pendolari Linea S6

Comitato Pendolari Cremona-Brescia

Comitato Pendolari Bresciani #sbiancalafreccia

Comitato InOrario di Cremona

Utenti del Trasporto Pubblico di Mantova

Marco Longoni, UTP

Comitato Pendolari Morengo-Bariano

Comitato Viaggiatori della Milano-Asso (R) e Milano-Mariano/Camnago (S2-S4)

Comitato Viaggiatori Trenord Nodo di Saronno

Comitato Pendolari del Meratese

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