Truffa ai danni dell'Inps: erogate indebite indennità di disoccupazione

Otto persone denunciate: sequestrato un immobile e proventi illeciti per 500mila euro.

Truffa ai danni dell'Inps: erogate indebite indennità di disoccupazione
Pubblicato:
Aggiornato:

Truffa ai danni dell’Inps: erogate indebite indennità di disoccupazione. Otto persone denunciate, sequestrato un immobile e proventi illeciti per 500mila euro. Aperte oltre cento posizioni assicurative fittizie da parte di 18 società inesistenti.

Truffa ai danni dell’Inps: erogate indebite indennità di disoccupazione

Le fiamme gialle del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Cremona hanno deferito all’autorità  giudiziaria otto responsabili per truffa aggravata ai danni dell’INPS, sequestrato un immobile e proventi illeciti per 500.000 euro. 

I militari del Nucleo PEF di Cremona, coordinati dalla Procura della Repubblica di Torino, hanno scoperto un ingegnoso metodo per frodare l’INPS, che ha erogato indebite indennità di disoccupazione (ASPI), ideato e realizzato da un gruppo di persone costituenti, in ipotesi accusatoria, un’associazione delinquenziale.

Le indagini

Le indagini hanno portato alla luce le diverse fasi dell’articolato disegno criminoso. Dapprima, attraverso il canale telematico ed utilizzando false identità, sono state aperte oltre cento posizioni assicurative fittizie da parte di 18 società inesistenti.  Successivamente, dopo circa un anno, sempre utilizzando il canale telematico, i responsabili della truffa hanno comunicato all’Istituto di previdenza l’avvenuto licenziamento, creando così i presupposti (ovviamente apparenti) per ottenere l’erogazione dell’ASPI – l’indennità di disoccupazione – che è stata, poi, effettivamente accreditata su diversi conti correnti nella disponibilità dei singoli membri dell’organizzazione criminale.

Otto persone denunciate

Sette cittadini di origine pakistana ed una cittadina italiana sono stati deferiti alla Magistratura ordinaria per i reati di truffa aggravata ai danni dell’INPS e di associazione a delinquere finalizzata alla stessa ed alla Procura Regionale presso la Corte dei Conti per il Piemonte per il conseguente danno erariale.

È stato anche disposto il sequestro preventivo dei proventi della truffa: un immobile situato nel capoluogo piemontese, una collezione di monete antiche e denaro contante per un valore complessivo di 500.000 euro. 

Le attività condotte evidenziano il costante impegno della Guardia di Finanza nella tutela delle risorse pubbliche.

LEGGI ANCHE: Raid in un allevamento nel Bresciano: ignoti giustiziano sei vacche e sversano tutto il latte

Seguici sui nostri canali