Truffe informatiche sgominata la banda che operava dalla Bassa

La Mobile di Bolzano ha perquisito un appartamento a Romano trovando una vera e propria centrale operativa dove "lavoravano" due pakistani

Truffe informatiche sgominata la banda che operava dalla Bassa
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Truffe informatiche sgominata la banda che operava dalla Bassa. Ci sono anche due pakistani che "lavoravano" da un appartamento di Romano di Lombardia tra gli arrestati dell'operazione anti hackeraggio della Squadra mobile di Bolzano e della Squadra anticrimine di Osnabruck (Germania). L'accusa è di associazione a delinquere per reati informatici.

Truffe informatiche ai danni di enti e aziende

Un'indagine estesa che ha coinvolto diversi Paesi europei (tra i più colpiti dopo la Germania troviamo Francia e Paesi bassi) e che ha portato le autorità anche nella Bassa. A luglio, gli agenti della Mobile di Bolzano, infatti, si sono presentati a Romano in cerca di un componente della banda che viveva in città. Nel suo appartamento, invece, hanno trovato due pakistani di 30 e 40 anni intenti a "lavorare" davanti a una vera e propria centrale dell'hackeraggio.

Truffe in mezza Europa

Se le truffe venivano messe in atto a danno di enti e aziende di mezza Europa, in Italia e più precisamente a Romano avveniva la parte operativa. Una vera e propria centrale di controllo che aveva dato la possibilità di deviare un importante flusso telefonico creando un danno, alle parti offese, di 3,5 milioni di euro. Sono sei gli arrestati e 13 gli indagati al termine delle indagini, portate a termine grazie alla collaborazione con la task force cybercrime tedesca.

Banda specializzata

La banda, specializzata nelle truffe informatiche, era composta prevalentemente da pakistani e pare abbia agito indisturbata per sei anni (dal 2011 al 2017). Anni in cui il sodalizio criminale è riuscito a intrufolarsi nei sistemi informatici di società come "Alcatel Omnipax" e "Siemens Hi Path" molto diffuse in Germania. Nel mirino della banda sono finiti anche enti come il Tribunale di Osnabruck e la Corte d'Appello di Hamm.

Come funzionava

Una volta "entrati" nei sistemi informatici la banda riusciva a deviare un importante quantitativo di flusso telefonico sfruttando le utenze delle grandi aziende e degli enti pubblici che si sono trovati a pagare conti telefonici non dovuti per tre milioni e mezzo di euro. Il tutto con una "semplice" deviazione di chiamata. Durante le operazioni degli agenti di Bolzano e quelli tedeschi sono state perquisite diverse abitazioni tra Bolzano, Roma, Ancora, Milano e Genova, finendo poi anche a Romano. Tra il materiale sequestrato molti computer, modem e attrezzatura tecnologica.

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