Un chilo di hashish e 5mila euro in contanti, arrestato

Il maggiore Carraro lancia l'allarme "Consumare droga in ovuli può portare a contrarre malattie infettive".

Un chilo di hashish e 5mila euro in contanti, arrestato
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Ieri pomeriggio una pattuglia dei carabinieri di Romanengo ha fermato a Izano un giovane che stava fumando uno spinello. A casa il ragazzo aveva un chilo di hashish e più di 5mila euro in contanti. E' stato arrestato.

Beccato a fumare uno spinello

Ieri pomeriggio, lunedì 28 gennaio, i carabinieri della stazione di Romanengo di pattuglia a Izano hanno notato un giovane che stava fumando uno spinello. Quando ha visto i militari il 28enne ha tentato di disfarsi dello spinello con un gesto fulmineo che non è però sfuggito ai carabinieri. Si sono avvicinati e hanno accertato che effettivamente si trattava di stupefacente e hanno accompagnato il giovane in caserma per segnalarlo alla Prefettura come assuntore.

In casa un chilo di hashish e 5mila euro

Visto l'esiguo quantitativo di droga di cui era in possesso però il giovane è sembrato ai militari eccessivamente nervoso. Così i militari hanno provveduto anche alla perquisizione domiciliare a casa del 28enne, a Romanengo. In casa i carabinieri hanno trovato nella camera da letto un ingente quantitativo di stupefacente: 61 ovuli di hashish più un altro panetto, per un peso complessivo di oltre un chilo. Ma non solo. Ritrovata anche la somma di 5080 euro, ritenuta provento dell'attività illecita, oltre a una bilancina di precisione.

Arrestato

Il 28enne incensurato è stato accompagnato nuovamente in caserma e dichiarato in arresto per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti e dopo una notte in camera di sicurezza, come disposto dal PM di turno della Procura della Repubblica, nella mattinata odierna è stato tradotto innanzi al Tribunale di Cremona, per il processo per direttissima, rinviato al 6 febbraio,su richiesta del legale, con obbligo di presentazione quotidiana.

Fenomeno in crescita

"Si tratta di uno dei più ingenti sequestri di stupefacenti confezionati in ovuli compiuti dai carabinieri della Compagnia di Crema negli ultimi anni - ha dichiarato il maggiore Giancarlo Carraro - ma nonostante questo dato positivo, appare opportuno segnalarne anche la sua gravità, poiché, come evidenziato recentemente dal Dpa (Dipartimento politiche antidroga del M.I.) che monitora tutti i sequestri che avvengono in ambito nazionale di sostanze stupefacenti, non si tratta di un caso isolato, ma in crescente aumento poiché permette ai cosiddetti ovulatori di passare spesso inosservati ai controlli delle Forze dell'Ordine (es. donne in gravidanza che
sfuggono ai RX). In realtà l’allarme che il Dpa ha lanciato è quello che queste persone sono spesso sieropositive o affette da malattie contagiose quali la tubercolosi, o peggio ancora l’HIV e poichè l’espulsione avviene con la contaminazione feci/sangue, maneggiarne l’involucro e consumarne le sostanze stupefacenti in essi contenute può portare al contagio".

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