Un marito violento arrestato e un altro allontanato da casa

Due i casi di violenza domestica su cui sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Treviglio, ad Arcene e a Cologno al Serio.

Un marito violento arrestato e un altro allontanato da casa
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Ancora violenza sulle donne e comportamenti ossessivi tra le mura domestiche, sostanzialmente il c.d. “possesso negato”. Questo è il filo conduttore degli ultimi due episodi sui quali i Carabinieri della Compagnia di Treviglio hanno indagato negli ultimi giorni e culminati nella giornata di ieri nell’esecuzione di due misure cautelari coercitive, una custodia in carcere e un allontanamento dal domicilio familiare nei riguardi di mariti o ex compagni violenti e prevaricatori.

Marito violento arrestato a Cologno

A Cologno al Serio i Carabinieri della Stazione di Urgnano hanno arrestato su ordinanza di custodia cautelare in carcere un 50enne italiano del posto, da soli pochi giorni sottoposto alla misura coercitiva dell’allontanamento dalla casa familiare con divieto di avvicinamento nei confronti della moglie per questioni di “violenza domestica”. Incurante del precedente provvedimento della Magistratura, l’uomo, un autotrasportatore, ha violato ripetutamente l’ordinanza del GIP, sia portandosi sotto casa della vittima, sia sul posto di lavoro, sia facendole numerose telefonate. Coinvolte in tutto ciò anche le figlie minorenni, anch’esse contattate dal padre non rassegnatosi nei confronti della moglie. Il GIP parla nel relativo provvedimento di “incapacità autocustodiale” e per tale motivo ha aggravato la misura in essere applicando il carcere. Ieri sera, l’uomo è stato così tradotto presso la Casa Circondariale di Bergamo. Nei prossimi giorni il 50enne sarà sottoposto ad interrogatorio di garanzia.

Allontanato da casa ad Arcene

Ad Arcene i Carabinieri della Stazione di Verdello hanno eseguito un’ordinanza cautelare applicativa dell’allontanamento dalla casa familiare con divieto di avvicinamento nei riguardi di un marocchino 27enne, da tempo in Italia, dopo un precedente periodo di irregolarità sul Territorio Nazionale. L’uomo, nel corso degli anni, avrebbe umiliato e picchiato la moglie, una sua connazionale, conosciuta e sposata dopo un precedente matrimonio avuto con un italiana (ritenuto “fittizio” e per tale motivo condizione ostativa per l’ottenimento del permesso di soggiorno). Dopo il matrimonio con la propria connazionale aveva quindi finalmente ottenuto il ricongiungimento familiare e quindi la regolarizzazione della relativa posizione in Italia. Nel corso del tempo il 27enne avrebbe però posto in essere, forse anche a causa dell’utilizzo di sostanze psico-attive, diversi comportamenti violenti e vessatori nei confronti della consorte. Schiaffi, calci, pugni e insulti vari; la donna in alcune circostanze è stata anche costretta a ricorrere alle cure mediche per le botte ricevute. Spesso, però, era rimasta in casa per nascondere i lividi e le lesioni personali subite. Dopo la coraggiosa denuncia ai Carabinieri sono quindi scattate le indagini di rito, con la successiva emissione della misura cautelare dopo la richiesta della Procura della Repubblica del Tribunale di Bergamo. Nei prossimi giorni il 27enne marocchino sarà quindi sottoposto ad interrogatorio di garanzia davanti al GIP del Tribunale di Bergamo.

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