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Violenza sessuale di gruppo, rapina e sequestro: arrestato ricercato internazionale
Venne arrestato lo scorso 20 marzo 2018 dopo l'operazione "Nuova Zingonia". Ma poi, mancando la richiesta di estradizione, era stato rimesso in libertà. I carabinieri hanno quindi dovuto andare a riprenderlo, stavolta in borghese, per assicurarlo definitivamente alla giustizia.
Violenza sessuale e sequestro
Una storia che ha rischiato di essere l'ennesima beffa burocratico giudiziaria, quella che vede coinvolto un latitante internazionale, Mostafa El Hassouni, 37enne marocchino, colpito da un provvedimento d’arresto emesso dalla Corte d’Appello di Fes (Marocco) per i reati di associazione per delinquere, violenza sessuale di gruppo nei confronti di tre donne, di cui due minorenni, rapina a mano armata e sequestro di persona. Reati commessi nel maggio 2012 in Marocco.
Liberato per un vizio di forma
Dopo quell’arresto a Zingonia, non essendo pervenuta in tempo la documentazione estradizionale da parte delle Autorità del Marocco, lo stupratore era stato rimesso inevitabilmente in libertà. Lo straniero, nel frattempo, sposato con una cittadina italiana, aveva in corso una domanda di regolarizzazione alla Questura di Bergamo. Non aveva lasciato l’Italia e neanche la bergamasca: era andato a vivere a Treviglio, in via Padova, dove appunto abitava con la moglie. Gli investigatori del Norm non l’avevano però perso di vista, continuando a monitorarlo con l’Interpol, in attesa di sviluppi giudiziari.
La svolta
Ieri quindi la svolta con l’esecuzione dell’ordinanza della Corte d’Appello di Brescia applicativa della custodia cautelare in carcere ai fini dell’esecuzione del decreto di estradizione verso il Marocco emessa nei suoi confronti dal Ministro della Giustizia nei giorni scorsi. Il mandato d’arresto internazionale era stato emesso nel febbraio 2018. I carabinieri l'hanno aspettato sotto casa a Treviglio, in borghese. E sono scattate le manette.
