A Calcinate si celebra L'albero degli zoccoli

Spettacoli, convegni e polenta per ricordare il capolavoro di Ermanno Olmi

A Calcinate si celebra L'albero degli zoccoli
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Continuano gli eventi e i convegni dedicati al 40° anniversario de L’albero degli Zoccoli organizzati dal coordinamento dei comuni della bassa bergamasca. Sabato 9 Giugno alle ore 16.30 a Calcinate nella Sala della Comunità si succederanno due incontri dedicati al tema del dialetto e della comunicazione con il relatore esperto, il dott. Marco Robecchi già ricercatore presso l’università degli Studi di Verona e
all’Università La Sorbona di Parigi.

Albero degli zoccoli, proiezione del film

L’appuntamento di sabato 9 sarà preceduto Giovedì 7 giugno dalla proiezione del film “L'albero degli zoccoli" in un vero e proprio cinema all'aperto allestito sul sagrato della chiesa parrocchiale. Il film proposto da Teatrandum sarà proiettato alle 21 mentre l'associazione Alpini offrirà assaggi di polenta. In caso di pioggia la proiezione si terrà presso la sala della comunità (ingresso libero).

Tat per zöga

Per gli incontri di sabato 9 giugno il programma prevede dalle 16.30 alle 17.30 un vero e proprio spettacolo teatrale a cura del gruppo Teatrandum dal titolo "Tat per zöga"presso la sala della Comunità di Calcinate. Una raccolta di racconti, filastrocche e canzoni della tradizione bergamasca: storie che venivano narrate da mamme e nonne e che ora vengono riproposte dai "piccoli" della compagnia. Dal Bertoldo alle ragazze della filanda, dai baldi giovanotti agli allegri cori che allietavano le dure giornate nei campi. Per tutti, anche per bambini.

Il convegno sul dialetto

Seguirà alle 17,30 "Quase méla agn de bergamasc? Vicissitudini di un dialetto spesso bistrattato" convegno a cura del dott. Marco Robecchi (Université Neuchâtel /ATILF CNRS) che approfondirà gli aspetti e il valore dell’utilizzo del dialetto e di uno utilizzo minimale del parlato, in un film che privilegia i silenzi e i tempi lunghi. Anche questo aspetto fu uno dei fattori che valsero a Ermanno Olmi la Palma d’Oro al
Festival internazionale del Cinema di Cannes e numerosi altri riconoscimenti in giro per il mondo, facendo del film una vera pietra miliare della cinematografia.

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