Bartolomeo Colleoni e gli stemmi in mostra al castello

Domenica l’inaugurazione de "Segni araldici a Cavernago" e presentazione del libro "Le trame di Bea".

Bartolomeo Colleoni e gli stemmi in mostra al castello
Pubblicato:
Aggiornato:

Bartolomeo Colleoni e la sua discendenza studiati attraverso gli stemmi per riscoprire la storia e i misteri perduti e sconosciuti.

Bartolomeo Colleoni rivive in due eventi

Le porte del castello di Cavernago si aprono nuovamente per un’iniziativa culturale di rilievo nazionale: l’inaugurazione della mostra «Segni araldici a Cavernago», domenica alle 16.30. A seguire, alle 17.30, la presentazione del secondo libro della serie «Le trame di Bea – La Santella», ambientato nel castello e scritto da Annalisa Nozza e Mara Bozzolan.

Il progetto Coglia

La mostra si inserisce nel progetto Coglia per la valorizzazione della figura del condottiero Bartolomeo Colleoni e dei suoi discendenti i Martinengo Colleoni. Progetto lanciato il 6 novembre 2017 dal Comune di Cavernago e dalla Proloco Due Castelli Caverango-Malpaga che conta già 17 enti pubblici e numerose associazioni culturali.

Gli eventi già realizzati

La mostra è l’ultima di una serie di eventi del progetto «Coglia». Il tesoro perduto (Castello di Malpaga, agosto 2016). Gli Stemmi Ritrovati - Segni araldici a Malpaga (castello di Malpaga, agosto 2017). Beatrice di Langosco una storia dimenticata (Pianezza, aprile 2018). Il Feudo Perduto (Cologno al Serio, aprile 2018).

Un castello ancora poco studiato

Il castello di Cavernago che fu residenza di Francesco Martinengo Colleoni e di sua moglie Beatrice di Langosco è un edificio poco conosciuto e sopratutto poco studiato. Studiare gli stemmi consente di ricostruire la storia delle famiglie che si sono avvicendate nel corso degli anni e riscoprire storia e misteri perduti e sconosciuti. Mistero, storia e un pizzico di fantasia del visitatore vi apriranno le porte alla riscoperta di un periodo storico ormai dimenticato.

La bellezza salverà la Bassa

"Crediamo fermamente – scrive il sindaco Giuseppe Togni nel comunicato - in un tempo come quello in cui stiamo vivendo inventarsi un nuovo modo di generare economia e benessere che deve superare gli schemi che per anni hanno funzionato e sfruttare ciò che già esiste. La Provincia di Bergamo ha tutte le carte per poter vivere delle sole bellezze storiche, artistiche e naturalistiche che il nostro passato ci ha lasciato".

Un grande lavoro di ricerca

"Ecco perché in questi anni è stato svolto - continua il sindaco - un lavoro impegnativo di raccolta, studio e catalogazione. L'obiettivo è di valorizzare sia la figura di Bartolomeo Colleoni e dei suoi discendenti, i Martinengo Colleoni, sia la nostra storia contadina. Studio, ricerca e catalogazione sono la base sulla quale è stato costruito e fondato il progetto «Coglia» che ha ricevuto recentemente l’avvallo e il placet anche della città di Venezia".

I ringraziamenti

"Lasciateci ringraziare - conclude il comunicato - tutti coloro che hanno concorso alla realizzazione dell’evento. La famiglia Gonzaga per la disponibilità con la quale apre le porte del castello alla comunità di Cavernago e alla Provincia di Bergamo. Il dott. Gabriele Medolago, chi con lui ha collaborato e tutti coloro che hanno concorso alla realizzazione dell’evento".

Le Trame di Bea torna con "La Santella"

Dopo il successo del primo libro "Il dipinto" con l'appassionante ricerca storica legata al dipinto nella stanza degli amori infelici, per Beatrice è tempo di rituffarsi in una nuova trama. Lo spunto arriva da una svolta importante, ovvero la decisione di lasciare la Facoltà di Economia per studiare Giornalismo. L'incarico di scrivere un reportage sulle santelle, le edicole votive ben diffuse nel Bergamasco consente a Bea di tornare sulle tracce di storie antiche e quasi dimenticate.

TORNA ALLA HOME

Seguici sui nostri canali