Lago Gerundo futuro bacino turistico grazie a Pianura da scoprire

Il progetto è stato presentato questa mattina al Palafacchetti.

Lago Gerundo futuro bacino turistico grazie a Pianura da scoprire
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Lago Gerundo al centro di una conferenza stampa tenuta dall'associazione Pianura da scoprire. Il progetto presentato stamattina si propone di rendere il bacino della Gera d'Adda attrattivo anche dal punto di vista turistico.

Lago Gerundo 2.0

Oggi, intorno alle 10,  al Palafacchetti si è svolta la conferenza stampa di presentazione del progetto "Pianura da scoprire 2.0". L'iniziativa è partita dall'omonima associazione trevigliese, la cui missione è quella di valorizzare il territorio della media pianura lombarda. Obiettivo: rendere le terre dell'antico Lago Gerundo interessanti dal punto di vista turistico, promuovendone i tanti castelli, i palazzi e la ristorazione di buon livello. L’idea, quindi, è quella di incentivare le attività culturali e gli appuntamenti con l’arte, oltre all'enogastronomia locale.

Il logo con il drago Tarantasio

Gli enti che aderiranno all'ambizioso progetto saranno contraddistinti dal logo individuato dall’associazione: il mitico drago Tarantasio, signore del lago. La promozione del territorio, infatti, deve passare anche attraverso simboli che permettono al grande pubblico di riconoscere un insieme di tradizioni artigianali e folcloristiche comune alle nostre città.

Itinerari ed eventi

«Vogliamo promuovere il turismo della media pianura lombarda, che ha come centro focale Treviglio e si estende per un raggio di 25 chilometri in direzione di Milano, Bergamo e Crema – ha spiegato il presidente Raffaele Moriggi – Per questo abbiamo deciso di promuovere il progetto “Pianura da scoprire 2.0”. Ci impegniamo a realizzare un itinerario cicloturistico, che comprende ben 14 percorsi e cinque parchi. Dunque, ogni ente, Comune, ristorante o associazione che aderirà, avrà una particolare declinazione nel logo. Vale a dire: parco culturistico, accoglienza e ospitalità, prodotti tipici e gastronomia, prodotti agricoli a chilometro zero, associazioni e servizi, e storia, arte e cultura».

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