Nonni e bambini più forti insieme grazie alla lettura ad alta voce

“Nonno leggimi una storia” il progetto pilota a Cavernago.

Nonni e bambini più forti insieme grazie alla lettura ad alta voce
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Nonni e bambini sono protagonisti del progetto pilota “Nonno leggimi una storia” iniziato a Cavernago. Promosso anche dall'Ats punta a promuovere il benessere fisico e mentale di due generazioni così lontane.

Leggere ad alta voce fa bene

“Nonno leggimi una storia”, il progetto pilota per avvicinare bambini e anziani mediante i libri e la lettura parte da Cavernago. Un percorso costruito tra Comune, biblioteca, Ats e scuola dell’infanzia “Madre Teresa di Calcutta” per avvicinare al piacere della lettura. Provate le sue conseguenze sul benessere psico-fisico e la creazione di un legame tra due generazioni così distanti in termini di anni. Il progetto è stato presentato mercoledì scorso alla scuola d’infanzia dal sindaco Giuseppe Togni, la bibliotecaria Gloria Baretti, la coordinatrice della scuola Stefania Taiocchi e dalla dottoressa Giuliana Rocca responsabile del dipartimento Igiene e Prevenzione dell’Ats.

Ats in prima fila

Gli incontri si svolgeranno in biblioteca, nell’attesa della realizzazione della Rsa dove verrà identificato uno spazio nel salone centrale della struttura per far incontrare gli anziani e i bambini, un progetto quindi, a lungo periodo, elogiato anche dalla dottoressa Mara Azzi direttore generale di Ats. “Questa esperienza – ha detto in un video messaggio – permette di avvicinare due generazioni distanti per età, ma con effetti positivi l’uno verso l’altro. Entrambe sono produttori di ricchezza e di recupero del tempo dell’ascolto. Il mezzo dei libri permette di avvicinare al gusto e al piacere della lettura che è fondamentale per trasmettere ai bambini un vissuto di esperienza e di imparare a riflettere sulle pagine che si leggono”.

Progetto di promozione della salute

La dottoressa Rocca ha poi spiegato come è nato il progetto e l’importanza che Ats ha riconosciuto nelle sue potenzialità. “Il progetto – ha detto – nasce dall’esigenza di partire molto presto per promuovere la salute. Gli interventi fatti nei primi mille giorni di gravidanza hanno una ripercussione straordinaria in termini positivi per la salute e nell’affrontare la scuola e i rapporti sociali. Mediante la lettura il bambino acquisisce strumenti che gli permetteranno di comprendere ciò che legge. Per quanto riguarda i nonni fa molto bene leggere ad alta voce, sentire la propria voce e se il racconto è il proprio vissuto in cui si tramandano tradizioni magari dei giochi di una volta è ancora più positivo”.

Affrontati i temi caldi

Gli argomenti che saranno trattati nelle letture sono temi caldi che stanno molto a cuore all’Ats: alimentazione, attività fisica, il riposo e la sicurezza. “Con il tema dell’alimentazione – ha detto Rocca – puntiamo a promuovere cibi protettivi che fanno bene. La sicurezza domestica e stradale è un problema prioritario per Ats, in quanto le prime cause di accesso al pronto soccorso e di morte tra gli zero e i 29 anni sono gli incidenti domestici. E poi l’attività fisica associata ai momenti di riposo adeguato, una lotta alla sedentarietà causata oggigiorno dalla troppa tecnologia a disposizione dei bambini”. Il primo tema dell'alimentazione è già stato affrontato nel mese di ottobre.

Struttura del progetto

Entrando nel concreto, la bibliotecaria ha spiegato la struttura del progetto che si articolerà in dodici incontri a cadenza mensile per l’intero anno scolastico. I destinatari sono i bambini iscritti alla scuola d’infanzia e i nonni residenti a Cavernago. Ogni incontro verrà suddiviso in tre momenti. La lettura e il confronto tra nonni e bambini sul tema, gestito dalla bibliotecaria; il gioco per un apprendimento esperienziale e la drammatizzazione in cui i nonni racconteranno delle storie e fiabe ben conosciute dai bambini.

Vantaggi per nonni e bambini

Attività quindi che promuovono la salute e il benessere e creano coesione e integrazione sociale tra gli attori del progetto, i benefici della lettura potenziano le capacità di socializzazione e di comunicazione, l’empatia. Nei bambini aiuta aumenta la conoscenza di sé e degli altri, migliora le relazioni, incrementa le capacità di immaginazione, attenzione e la comunicazione correlata anche al rendimento scolastico. I risultati attesi sono un arricchimento culturale per i bambini e una maggior dimestichezza con gli argomenti trattati. Un avvicinamento alla lettura ad alta voce che viene continuata anche a casa dai genitori e imparare a confrontarsi con persone di età diversa e fuori dal proprio nucleo familiare. Per i nonni una maggiore coesione sociale senza smettere di mettersi in gioco.

Sono invitati tutti gli anziani

L’incontro si è chiuso con l’appello del sindaco Togni agli anziani a partecipare. “Il percorso – ha detto – è ben strutturato e si pone tanti obiettivi. Se ci fosse qualche nonno che vuole partecipare, le porte sono aperte per tutti. Più soggetti della comunità saranno coinvolti maggiore sarà la ricaduta su tutti”. A gennaio sarà organizzato un incontro con i genitori mentre a fine anno scolastico verranno presentati i risultati. Se i risultati saranno positivi il progetto verrà esteso a tutta la provincia bergamasca.

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