Bcc Caravaggio-Cremasco, bilancio sano e nuova fusione

Presidente Merigo: "Siamo fiduciosi che l’impegno a costruire il bene comune porterà buoni frutti".

Bcc Caravaggio-Cremasco, bilancio sano e nuova fusione
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Domenica è attesa l'assemblea dei soci dalle 9 al palazzetto.

Proposta di fusione

Lo sguardo rivolto al futuro ma i piedi ben piantati sul terreno da cui sono nate le radici della Bcc. E’ la ricetta che funziona ancora oggi per la Banca di Credito Cooperativo Caravaggio Adda e Cremasco che domenica, dalle 9 al palazzetto, incontrerà i soci per l’assemblea annuale. Tanta la carne al fuoco a partire dalla proposta di fusione con la Bcc di Dovera e Postino che diverrà ufficiale poi dal 1 luglio.
Il 2017 si chiude in positivo confermando la bontà della fusione tra Caravaggio e Adda e Cremasco, avvenuta nel 2016, che ha portato alla guida il presidente Giorgio Merigo.
«La fusione attiva dal 1 luglio 2016 ci ha offerto quest’anno il primo dato completo riferito al 2017. Un dato che certamente sottolinea il buon risultato di questa operazione. A spingerci in questa direzione era stata, oltre che una convenienza economica, soprattutto una condivisione di valori, gli stessi valori che sono alla base degli statuti sociali delle nostre BCC e che traggono origine sin dalle prime sollecitazioni del magistero sociale cristiano espresse dalla Rerum Novarum di Papa Leone XIII del 1891. Certamente anche la fusione che ci apprestiamo a portare all’approvazione dell’assemblea dei Soci di domenica ci offre la possibilità di mettere in campo una BCC con ancora maggiore efficienza e competitività».

Numeri in crescita

«Qualcosa si sta muovendo - ha commentato il presidente - Iniziamo a ricevere qualche segnale positivo soprattutto dai giovani. C’è stata una netta ripresa, ad esempio, dei mutui per la prima casa. Degli oltre 500 che sono stati erogati, molti hanno riguardato giovani coppie. Anche qualche azienda ha ripreso a investire e ad aver maggiore fiducia nel futuro. Si torna a parlare dell’area di via Panizzardo dove arriveranno realtà interessanti... Si tratta di un meccanismo aiutato anche dalla forza intrinseca del nostro territorio, formato da piccoli paesi, realtà che, nel loro contesto sociale, potremmo definire rurali, dove cioè la gente si conosce ancora ed esistono quelle forme di solidarietà tipiche del nostro mondo rurale».
Immagino che un aiuto sia arrivato anche dalle nuove infrastrutture come Brebemi e Tav...
«I risultati di Brebemi e Tav si iniziano a vedere ora - ha detto - con l’interconnessione con la A4 a Brescia e l’inserimento del tracciato di questa nuova autostrada nei navigatori la situazione sta migliorando. Milano e Brescia sono raggiungibili in 20-25 minuti, ma resta aperto ancora in nodo del collegamento tra Treviglio e Bergamo. Certamente vanno considerati il consumo di suolo e la tutela ambientale, ma si tratta di un passo necessario. Bisognerebbe solo capire come farlo, scegliere la modalità migliore. Sicuramente avrebbe pagato maggiormente una pianificazione più strutturata negli anni».

Futuro

«Difficile fare proiezioni a lungo termine - ha confessato - ma siamo fiduciosi che l’impegno a costruire il bene comune porterà buoni frutti. Certamente bisognerà lavorare perché i giovani abbiano un ruolo centrale e i segnali che stiamo raccogliendo sono lusinghieri. Nell’erogare le numerose borse di studio che la BCC mette a disposizione scopriamo un numero sorprendente di bravi ragazzi che si diplomano e si laureano a pieni voti, anche impegnati in associazioni di volontariato. Aspetti che fanno certamente meno notizia di alcuni fatti di cronaca, ma che consentono di percepire che c’è un “mondo silenzioso” di bravi ragazzi che vogliamo sostenere perché rappresentano il futuro del nostro territorio. E’ un futuro tutto da costruire, da parte nostra siamo impegnati ad essere sempre più una banca di comunità, una banca che sappia sempre più coniugare con innovazione e lungimiranza i valori della cooperazione, della solidarietà e della sussidiarietà, che sappia così contribuire la meglio a quello sviluppo socio-economico che pone la persona al centro, con la capacità di rispondere adeguatamente alle esigenze della nostra gente che, anche in campo creditizio e finanziario, può sempre trovare nella Bcc una validala risposta costruita su misura alle specifiche necessità».

Intervista completa sul numero di venerdì 18 maggio del Giornale di Treviglio. 

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