Un loculo per due. E in Comune si scatena la polemica

Il capogruppo di minoranza Cecchi attacca il sindaco Barelli: "Basta con lo scaricabarile"

Un loculo per due. E in Comune si scatena la polemica
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Continuano, a distanza di qualche settimana, le polemiche intorno alla vicenda del loculo conteso al cimitero di Pumenengo.

La vicenda

Il proprietario di un loculo acquistato 40 anni prima infatti si era visto occupare il proprio vano da un altro defunto. Tutto poi sembrava essersi concluso al meglio e le parti avevano trovato una soluzione. A infastidire maggiormente in tutta la vicenda sono state però le parole del primo cittadino Mauro Barelli. In particolare quando avrebbe detto che la causa del bizzarro inconveniente era da rintracciarsi nel lavoro di un ex dipendente comunale. La cui colpa è stata – a detta del sindaco - quella di non aver aggiornato la carte del cimitero. «Tutti sbagliano – aveva detto allora il sindaco – non bisogna incolpare nessuno. L’importante è che il problema ora sia risolto». Ma a scatenare la bufera è stato il ritrovamento della carta del cimitero, che in realtà era compilata in maniera esatta. In realtà di carte ce n’erano due. Una vecchia riempita in ogni suo punto e una nuova in fase di completamento. Il rinvenimento della carta del cimitero corretta ha fatto andare su tutte le furie i tre gruppi di minoranza. E il primo a esporsi contro l’Amministrazione Barelli è stato Giuseppe Cecchi, capogruppo di «Progresso per Pumenengo».

La polemica

Il consigliere Cecchi avrebbe infatti scritto un post sulla sua pagina Facebook ufficiale per attaccare il sindaco rispetto al suo solito modus operandi. Secondo il consigliere di minoranza, l’attuale Amministrazione, avrebbe il vizio di scaricare il barile: ogni qualvolta c’è da prendersi una responsabilità - a detta delle minoranze - Barelli trova sempre un escamotage per non metterci la faccia, incolpando altri.

Il post della discordia

«E’ ormai passato un quarto dell'attuale legislatura - è scritto nel post di Cecchi - ma il sindaco e l'attuale Amministrazione, anziché assumersi le proprie responsabilità, proseguono a colpevolizzare le passate Amministrazioni». Dello stesso avviso di Cecchi ci sono anche gli altri capogruppi di minoranza Veronica Salvoni di «Continuità per Pumenengo» e Marco Schieppati di «La Nuova Pumenengo», i quali si sono schierati dalla parte dell’ex dipendente additata di aver commesso l’errore. «Esprimere la nostra solidarietà alla ex dipendente del Comune - hanno detto -  conoscendone la serietà e le capacità professionali. La sua partenza è stata anzi una grave perdita per il Comune. Ancora oggi, la ricordano per la disponibilità e precisione. Il sindaco si deve render conto delle responsabilità che ha verso la cittadinanza nel rispetto del proprio mandato. Basta scaricare le colpe agli altri». Il sindaco tuttavia si è barricato dietro a un «no comment». Per lui infatti la vicenda è semplicemente conclusa.

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