Danni maltempo estivo in Lombardia| Lega e Pd sul piede di guerra

La mancata concessione dello stato di emergenza ha mandato su tutte le furie i parlamentari eletti in provincia di Cremona.

Danni maltempo estivo in Lombardia| Lega e Pd sul piede di guerra
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La mancata concessione dello stato di emergenza ha mandato su tutte le furie i parlamentari eletti in provincia di Cremona e Bergamo, che attaccano il Governo .

Danni maltempo estivo in Lombardia: Lega e Pd cremaschi protestano

Una decisione folle, assurda, incomprensibile, quella del Governo di negare lo stato di emergenza alla Lombardia per i gravissimi danni causati dagli eccezionali fenomeni meteorologici che hanno colpito la Lombardia, e in particolare la provincia di Cremona, tra il 25 luglio e il 13 agosto di quest’anno. E' il pensiero dei parlamentari leghisti di Cremona grida allo scandalo visto che il territorio avrebbe dovuto ricevere  ben 17 milioni di euro.

“L’ennesimo schiaffo che il Governo degli incapaci infligge ai lombardi e in particolari ai cremonesi e cremaschi”. Dura presa di posizione dei parlamentari Claudia Gobbato, Simone Bossi e Silvana Comaroli.

“Ancora una volta si dimostra la totale differenza tra il buon governo della Lega nelle Regioni e la totale incompetenza del Governo dei poltronari - hanno continuato i parlamentari – Regione Lombardia infatti dopo gli eventi atmosferici che avevano letteralmente messo in ginocchio il nostro territorio, soprattutto nell’area Cremasca, aveva tempestivamente raccolto le richieste di risarcimento provenienti dai territori, che per la provincia di Cremona erano state ben 48 su 350 complessive a livello regionale, per un totale stimato di 17.049.091,55 euro ai quali si aggiunge la stima di 14.532.138 euro per i danni alle attività produttive agricole. Azioni immediate e concrete che si scontrano purtroppo con il totale immobilismo del Governo che ritiene gli eventi in argomento non tali da giustificare l’adozione di misure che trascendono le capacità operative e finanziarie degli enti competenti in via ordinaria”.

Poi un duro affondo contro il premier.  “Evidentemente il premier non eletto Giuseppe Conte e i suoi ministri  dovrebbero stare un po’ di più sul territorio, visitare le realtà duramente colpite e ascoltare gli agricoltori rimasti letteralmente in ginocchio – ha aggiunto l’onorevole Gobbato – Io, insieme all’assessore regionale Fabio Rolfi, l’ho fatto e ho potuto rendermi conto della grave situazione, stando sempre e solo seduti sulle poltrone non si conosce la vita reale”.

“Ci chiediamo – è la domanda retorica dei parlamentari - cosa pensino di questa assurda scelta gli esponenti del Pd e dei grillini cremonesi che dovrebbero difendere il territorio e che invece lasciano i nostri concittadini in grande difficoltà. Questo Governo prima va a casa e prima fa un favore ai nostri cittadini”.

“Un incontro sul territorio con i sindaci dei Comuni colpiti e le associazioni di categoria per fare il punto della situazione e valutare possibili interventi per far fronte ai problemi di chi è stato colpito dal maltempo lo scorso agosto”.  Lo chiede il consigliere regionale cremasco del Pd Matteo Piloni che oggi ha scritto all’assessore Pietro Foroni, dopo aver appreso la notizia del mancato riconoscimento, da parte del Governo, dello stato di emergenza richiesto da Regione Lombardia lo scorso agosto, in merito agli eventi atmosferici calamitosi che hanno colpito anche il territorio cremasco nei giorni del 2, 7 e 12 agosto 2019.

I parlamentari leghisti bergamaschi presentano un'interrogazione

I parlamentari bergamaschi della Lega sono sul piede di guerra: “Presentata interrogazione urgente alla Camera e al Senato con la richiesta di sbloccare subito i fondi. Colpiti agricoltura, aziende, Comuni, e cittadini. Decisione gravissima di un Governo incapace che ignora le richieste del territorio” - dichiarano Roberto Calderoli, Daniele Belotti, Simona Pergreffi, Rebecca Frassini, Alberto Ribolla, Cristian Invernizzi, Daisy Pirovano e Tony Iwobi -  “L’assurda decisione della Presidenza del Consiglio dei ministri di non accogliere la richiesta dello stato di emergenza per la Lombardia ci sconcerta. Stiamo parlando di milioni di danni che hanno colpito la nostra provincia insieme a quelle di Brescia, Cremona e Lodi, danneggiando soprattutto l’agricoltura, un settore primario per l’economia lombarda e non solo”. La stima dei danni era di oltre 207 milioni di euro, solo nella Bergamasca i danni segnalati ammontavano a 86 milioni. Nell’interrogazione presentata da tutti i parlamentari bergamaschi alla Camera e al Senato viene precisato: “La Regione Lombardia, tra le più virtuose del Paese, non è consona a avanzare facili richieste di stato di calamità e da tempo investe tantissimo nella prevenzione e nell’emergenza, con stanziamenti di decine di milioni per opere contro il dissesto idrogeologico. Ricordiamo che il comparto agricolo lombardo rappresenta un'attività economica di primaria importanza per tutto il Paese, quindi la mancata concessione dello stato di calamità rappresenta una forte penalizzazione all'economia non solo delle province interessate, ma di tutta Italia. Come parlamentari chiediamo al Governo giallorosso di sbloccare al più presto i fondi necessari e di rivedere la posizione assunta dal dipartimento centrale della Protezione civile. Ci sono state case scoperchiate, cascine distrutte, paesi flagellati dalla caduta degli alberi. Siamo di fronte a danni al patrimonio pubblico e privato, nonchè alle attività economiche e produttive che lo Stato non può ignorare. Considerando poi che la Lombardia ha un disavanzo annuo con lo Stato centrale di ben 52 miliardi di euro ci chiediamo: la Lombardia deve diventare autonoma solo a seconda degli interessi di Pd e M5S?”

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